Addio gentiluomo

papa priscoda www.inter-calcio.it/

 

Un’edizione breve ma completamente seria del nostro periodico: il calcio e il fantacalcio piangono uno dei loro personaggi più carismatici e rappresentativi. "E' morto l'avvocato Peppino Prisco, alpino e tifoso dell'Inter", così, laconicamente, un portavoce della società di Massimo Moratti ha confermato la notizia che fin dalla prima mattina era iniziata a circolare per Milano.

 

Prisco era vicepresidente dell’Internazionale di Milano e consigliere onorario della MadMax, la squadra del Presidentissimo. Si è spento nella sua casa di Milano nella notte tra martedì e mercoledì scorso colpito da infarto. Aveva appena compiuto 80 anni.

 

Decenni di vita e di sport con un’unica passione: l’Inter. Come non ricordare la sua battuta quando venne accusato di essere simpatizzante bianconero: "Non sono assolutamente filojuventino: è che sono più antimilanista che antijuventino!".

 

Gli addetti ai lavori lo ricordano come un collega e avversario molto leale anche se fazioso (molto fazioso), ironico e pungente, ma anche onesto ed educato. Chi lo ha conosciuto ha voluto ricordarlo in questi giorni nei modi più vari: "La sua morte è un grande dispiacere perché, pur essendo un grande avversario, era difficile considerarlo tale. Nei nostri confronti era sempre molto spiritoso, ma era difficile arrabbiarsi per quello che diceva.

 

Devo ammettere che vincere contro l'Inter non sarà più la stessa cosa" è il ricordo di Paolo Maldini del Milan.Commosso anche Walter Zenga, il portiere nerazzurro preferito da Prisco: "Con lui se n'è andata l'Inter. Quando l'ho saputo, sono rimasto sconvolto. Lui era l'Inter. Sono passati presidenti, giocatori, allenatori e lui era sempre lì. Un giorno terribile. Lo conoscevo da tantissimi anni, mi aveva messo nella sua Inter ideale... Giocherò per sempre nel suo campionato personale". "Addio Prisco tifoso di un calcio che non c'e' più" è lo striscione comparso l’altra sera all’Olimpico durante Roma-Brescia di Coppa Italia.

 

Anche Ronaldo ricorda con particolare emozione la scomparsa del vicepresidente dell'Inter Prisco. Il Fenomeno, a modo suo con una rete segnata al Brescia dopo il lunghissimo infortunio, ha idealmente fatto un regalo di compleanno a Prisco. Ronaldo lo ha ricordato così sul sito ufficiale dell'Inter: "Che dolore la scomparsa dell'avvocato Prisco. Oggi è stato un giorno triste, una tristezza arrivata all'improvviso.

 

Era una persona viva, giovane. Con lui trovavo mille motivi di allegria e conforto. Una persona che ti cambiava il pomeriggio e la vita intera, perchè ti sapeva far ridere per le cose ordinarie e ti era a fianco per le cose importanti. Sono tanti i ricordi che mi legano a lui. La cosa che mi commuove, adesso, è quella frase che ripeteva sempre: "chiedo scusa ai miei genitori, ma in mezzo alla foto di loro due io porto sempre quella di Ronaldo".

 

Personalmente, anch’io ho avuto modo di apprezzarne la semplicità e la disponibilità: accadde qualche anno fa in occasione della festa nazionale degli alpini (cui Prisco non mancava mai) che si svolse nella nostra città. Mi trovavo ai lati del corteo dei vari gruppi di alpini che sfilava per le vie del centro, quando, in mezzo agli altri, riconobbi appunto Peppino Prisco.

 

D’impulso gridai "Ehilà, Prisco!", lui mi sentì e venne verso di me per stringermi la mano. Colto dallo stupore non seppi far altro che dirgli "Forza Inter", ma questo episodio dimostra una volta di più la grande sensibilità di un personaggio veramente unico che mancherà a tutto il mondo del calcio, come sottolineano i giocatori nel loro intervento.

 

Testo da www.inter-calcio.it/