Peppino Prisco l’ho incontrato una volta sola. Quando siamo stati presentati, a San Siro, mi ha chiesto, con quel sorriso sbieco da commissario di polizia, se fosse vero che, in un articolo, l’avevo definito imparziale. Ho risposto: Avvocato, me ne guarderei bene. Lei è la persona più parziale che io conosca. «Ottimo», ha detto, p…
Più che un rivale, l’avvocato Prisco fu un grande compagno di viaggio in un calcio romantico che oggi non esiste più. Difensore straordinario della sua Inter che aveva nel cuore, con stile e ironia sapeva trasformarsi in attaccante: pronto alla battaglia dialettica, ma sempre con classe e in guanti bianchi.