"La sconfitta con la Roma sia di insegnamento"

moratti interUna sconfitta che servira' da lezione. Perdere tre a zero in casa non puo' che dare una scossa all'ambiente, nel pensiero di Massimo Moratti, il cui volto in tribuna sabato sera a San Siro diceva piu' di tante parole. Il primo stop stagionale e' stato brusco, in un test contro una diretta rivale per un posto in Europa e con il sostengo di una condizione che sembrava molto vicina al top.

 

''Quella contro la Roma e' una partita che poteva finire in modo completamente diverso e allora saremmo qui a parlare di tutt'altro - e' l'analisi del presidente all'ingresso negli uffici della Saras - In fondo ci serve come lezione per metterci a lavorare di piu' o per capire che certe partite, quando sono un po' storte, vanno affrontate diversamente. Ai giocatori non posso rimproverare nulla perche' hanno provato fino alla fine a segnare e a fare una buona partita''.

 

Se non e' la determinazione cio' che ha fatto difetto a mancare e' stata quindi l'esperienza, una maggiore tranquillita' una volta passati in svantaggio, forse anche qualche scelta tecnica non rivelatasi troppo felici nel momento in cui sono venuti a mancare un paio di elementi. Il discorso di fine partita, al contrario, e' stato gradito dal presidente, anche se Moratti nega di averlo ascoltato dal vivo. ''Non l'ho sentito perche' non ero negli spogliatoi ma ho letto che e' stato fatto bene, la capacita' di un bravo allenatore e' anche quella di trovare le parole giuste - continua Moratti - Le assenze? Molte volte ci si attacca a quelle quando si va male perche' si conosce il valore di chi e' fuori e sai che certi giocatori possono non perdere equilibrio nei momenti difficili''.

 

Il riferimento e' a Jonathan e soprattutto a Campagnaro, dato che senza di lui la difesa ha subito quattro gol in due partite. Nelle cinque gare precedenti, presente l'argentino, erano stati soltanto due. Gli ostacoli per l'Inter, sabato sera, sono stati rappresentati anche da un errore arbitrale sul raddoppio della Roma. Il fallo di Pereira su Gervinho, commesso fuori area, e' valso ai giallorossi il rigore dello 0-2. ''Al momento si e' capito che era fuori, ma non ti arrabbi, sono errori possibili e siamo all'inizio del campionato. Mi spiace che in tre non abbiano visto, si spera sempre di potersi rifare'', dice ancora il presidente nerazzurro.

 

Abbandonato il campo per un paio di settimane (Mazzarri ha concesso due giorni di riposo), la sosta per le nazionali potrebbe vedere l'ingresso ufficiale in societa' di Erick Thohir. ''Non lo so, andiamo avanti adagio. Da quanto diciamo che puo' essere la settimana buona?'', e' il commento di Moratti, ma le firme incombono ormai da parecchio e con l'avvicinarsi dell'assemblea dei soci anche i tempi si restringono. Per il presidente si annunciano giorni di riflessione sulla possibilita' di restare nel club con una carica onoraria o con la sola presenza nel Consiglio d'amministrazione.