Mancini: "Kovacic sarà il regista che manca"

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"Kovacic ha qualità tecniche importanti, è giovane e può giocare ovunque. Non è che lo levo dalla fase offensiva per portarlo indietro, resta un calciatore avanzato e deve imparare a interpretare più ruoli. Avevo Silva al City ed è diventato il miglior esterno d'attacco della Premier".

 

Era il 29 novembre, Roberto Mancini presentava Inter-Roma e si esprimeva in questi termini sul talento croato. Che meno di due mesi dopo, sta per diventare mediano.

 

Del resto in due anni di Inter, Kovacic ha provato un po' di tutto dal centrocampo in su. Interno, trequartista, esterno offensivo. Ora, però, sembra giunto il momento di scegliere. "Ha tutto per diventare il regista del futuro", sentenziò Zvonimir Boban.Queste parole sembrano essere state le più profetiche.

 

Stramaccioni lo impiegò come interno di centrocampo, non sempre sgravato da compiti di copertura. Il centro di gravità non fu permanente. Con Walter Mazzarri l'ha impiegato più a sinistra, sempre nelle zone centrali del gioco, ma sull'interno di sinistra del centrocampo a cinque. Il regista non serviva a Mazzarri che preferiva un poliziotto cattivo tra due incursori.

 

Con l'avvento di Mancini la posizione media di Kovacic si è allargata ancora. "Noi cerchiamo di farlo giocare come interno perché ha le qualità per giocare la palla. Però per farlo servirà un po' di tempo perché la difesa necessita di copertura". 

 

Parole di Roberto Mancini, la voce arriva dal Castellani di Empoli. Per ragionare da grande squadra come vuole il tecnico di Jesi serve un grande regista. E l'allievo di Linz è l'indiziato principale in attesa del mercato invernale. "Piano piano se miglioriamo l'atteggiamento in fase di copertura, potrà farlo tranquillamente - ha aggiunto l'allenatore nerazzurro -. Serve un giocatore in quel ruolo? No, dobbiamo migliorare".